5 Motivi per cui fatichi ad iniziare i tuoi progetti
Tendi a procrastinare? Vediamo i 5 motivi per cui fatichi ad iniziare i tuoi progetti!
Una delle ragioni principali per cui i miei clienti si rivolgono a me, è la difficoltà che provano nel cominciare ad agire per raggiungere i propri obiettivi.
Spesso la fase contemplativa si protrae troppo a lungo e sfocia in procrastinazione o in immobilità totale.
Se ti riconosci in questa descrizione, sei nel posto giusto, perché sto per svelarti i 5 motivi per cui fatichi ad iniziare i tuoi progetti.
Innanzitutto, voglio dirti che è assolutamente normale avere paura di lanciarsi in una nuova iniziativa e che la paura o incertezza che proviamo in queste situazioni, è una forma di protezione.
Siamo fatti per sopravvivere, e per farlo dobbiamo essere in grado di preservarci, il che vuol dire valutare i rischi che corriamo ogni volta che prendiamo in considerazione l’opportunità di fare qualcosa.
Detto questo, pensare che non decidendo e quindi non agendo mai saremo al sicuro da ogni pericolo o eviteremo la sofferenza, è una mera illusione.
Come dico sempre, non decidere è comunque una decisione.
Non decidere mai di lanciare il tuo business può tenerti al riparo dal rischio di fallire, ma la tua non decisione è allo stesso tempo anche la decisione di continuare a svolgere il lavoro che fai oggi, cioè di restare dove sei. O no?
Bene, ora che ti ho “simpaticamente” ricordato che se non decidi di muovere un primo passo dovrai lavorare ancora in quella azienda che ormai non sopporti più (o vivere in quella casa che non ti è mai piaciuta, o continuare a dipendere economicamente dai tuoi genitori), vediamo insieme quali sono i 5 motivi per cui fatichi ad iniziare i tuoi progetti!
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Ecco 5 motivi per cui fatichi ad iniziare i tuoi progetti!
1 – Paura di fallire
Ecco, l’ho detto, anzi scritto, nero su bianco.
Come dicevo poco fa, se non inizi non puoi fallire, ma nemmeno avere successo.
La paura di fallire è insita in tutti noi, ma in qualcuno è così forte da dover essere evitata a tutti i costi.
Ci tengo a dire che il termine “fallimento” non mi è mai piaciuto e preferisco non usarlo, ma sono spesso i miei clienti a farne largo uso parlando di sé stessi e di ciò che li frena.
Io preferisco parlare di errori o, meglio ancora, di esperienze.
Alla fine, se ci pensi bene, è proprio dalle difficoltà che impariamo maggiormente: per sapere come si fa a non cadere dalla bicicletta, devi prima salire in sella, pedalare e poi cadere.
Solo così, riflettendo su cosa ti ha portato a perdere l’equilibrio, potrai evitarlo in futuro.
Non avere paura di sbagliare, prendi ogni errore come un’opportunità per imparare qualcosa su di te, sul mondo e sul progetto che vuoi realizzare.
Non esiste al mondo una persona che abbia ottenuto risultati significativi senza aver commesso errori piccoli e grandi o senza aver perso qualche battaglia.
Gli errori ti renderanno più saggia, più forte e più consapevole, quindi non temerli.
Non aver paura di cadere dalla bicicletta.
2 – Aspettative esagerate
Si dice sempre di sognare in grande, ma quanto in grande ha davvero senso?
A volte mi capita di trovarmi di fronte a persone estremamente ambiziose, ma poco flessibili.
Per spiegarmi meglio ti faccio degli esempi:
immagina una persona che decide di voler cantare e si aspetta di raggiungere il successo di Adele (o qualunque altra artista di fama mondiale tu voglia prendere in considerazione) in un anno.
Oppure vuole raggiungere la posizione di CEO della azienda in cui è appena entrata, come prima esperienza lavorativa, in sei mesi.
Che cos’hanno in comune questi due scenari? Grande ambizione e poca flessibilità, appunto.
Il che, tradotto, significa avere aspettative esagerate.
Ho detto esagerate, non statisticamente impossibili, sia chiaro.
Infatti, potrebbero anche avverarsi, ma la probabilità che questo accada in quei tempi è molto bassa.
Molto più probabile invece, che questi sogni si realizzino lavorando duramente per diversi anni, visto che sono così ambiziosi.
Perché ti sto dicendo tutto questo?
Perché, a volte, a paralizzare è proprio la grandiosità delle proprie aspettative, che, in fondo, si è consapevoli di non poter facilmente soddisfare.
Così ci si blocca e non si trova nemmeno il coraggio di cominciare.
E allora, come si può fare?
Significa che bisogna mettere da parte la propria ambizione?
Non se si è disposti a vedere il proprio obiettivo come un percorso a tappe, in cui ogni passo è necessario e la strada per il successo è lunga, ma non irraggiungibile.
Invece di puntare a diventare la prossima icona pop mondiale in un anno, puoi puntare a diventare un’artista affermata nel tuo paese nei prossimi tre anni.
Ti sembra più fattibile ora?
Così inizieresti a darti da fare, o no?
Rivedi le tue aspettative e cerca di essere più flessibile sui quando e sui come e vedrai che ti sembrerà più semplice fare il primo passo.
P.S. Mi raccomando, ricordati di me quando sarai famosa come Adele!
3 -Paura del giudizio degli altri
Non inizi a lavorare su quel progetto creativo che ti porti dentro da una vita, perché hai paura di quello che penseranno i tuoi amici, i tuoi famigliari o, peggio ancora, chi nemmeno ti conosce veramente.
Sei titubante ad esporti, magari sui social media, perché ti fai mille paranoie su quello che perfetti sconosciuti con profili anonimi (leggasi leoni da tastiera, trolls, haters o anonimi frustrati qualunque) potrebbero scrivere su di te.
Temi di non essere abbastanza brava, bella, o chissà che altro e che gli altri ti giudichino per questo.
Sai una cosa? Le persone giudicano comunque, che tu ti esponga o meno, che tu lanci la tua attività o meno e che tu sia in gamba o meno.
Quindi tanto vale che tu faccia ciò che desideri! Almeno non dovrai avere il rimpianto di non averci nemmeno provato!
E poi, guarda, di solito chi giudica maggiormente è chi di solito non osa, non fa, non si mette in gioco.
Credimi, chi è impegnato a realizzare i propri sogni e sta faticando per farlo, sa bene quanto sia difficile e non si permette di criticare gli altri che si trovano nella stessa posizione.
Quando ho iniziato ad occuparmi di coaching e stavo costruendo il mio lavoro da zero, ho ricevuto tantissime critiche, ma non certo da altri coach professionisti o imprenditori!
Le critiche e i commenti sarcastici sono arrivati solo da amici, famigliari o estranei che nella vita hanno combinato poco e niente.
Un’ultima cosa: tendiamo a proiettare sugli altri caratteristiche o comportamenti che non vogliamo ammettere che ci appartengano, perché “scomodi”.
Spesso, chi teme maggiormente il giudizio degli altri è sua volta una persona giudicante (lo so che stai dicendo “no, non io, io non giudico nessuno!”, la proiezione funziona proprio così, però!), anche se non lo ammetterebbe mai o non ne è consapevole.
Chi è onesto non si aspetta di essere imbrogliato dagli altri.
Allora se tu non giudichi mai gli altri, se sei così buona, non critichi mai nessuno, non ridi mai alle spalle degli altri, perché temi tanto che gli altri lo facciano con te?
Sospendi tu per prima davvero il giudizio sugli altri e vedrai che non avrai più così tanta paura di quello che la gente pensa di te.
4 – Bisogno di avere subito tutte le risposte
E di averle ancora prima di cominciare, altrimenti non cominci. Sei tu?
Tranquilla, non sei la sola.
Il problema è che, molto semplicemente, questo non è possibile, almeno non senza neppure iniziare.
Se aspetti di avere tutte le risposte alle tue domande, tutti i dettagli e i particolari chiari e organizzati davanti a te e magari anche la certezza che il tuo progetto filerà liscio come l’olio, non partirai mai.
Sarebbe come pretendere di acquistare il biglietto della lotteria solo sapendo già prima che sarà vincente! Non si può e basta!
Pianificare e avere una strategia chiara è importante per raggiungere un obiettivo o portare a termine un progetto, specialmente se complesso e questa è una parte significativa del lavoro che svolgo nelle sessioni di coaching con i miei clienti.
Però ci sono delle cose che non si possono pianificare nei minimi dettagli senza agire contemporaneamente.
E ci sono delle domande che resteranno senza risposta fino a quando non sarai nel pieno del tuo progetto, magari mesi o anni dopo.
Se vuoi cominciare, devi farlo anche se non sai che cosa succederà la settimana prossima.
Non puoi sapere se ti piacerà davvero il master che hai scelto finché non inizi, anche se hai fatto 500 domande (scommetto che tanto non ti bastano) prima di iscriverti.
Non puoi sapere se la persona che hai davanti è giusta per te ed è quella “della vita” finché non la frequenti e non basterà uscirci a cena una volta per scoprirlo.
Alcune domande resteranno senza risposta, ma tu, intanto, inizia e poi vedrai che la strada si paleserà mentre cammini.
5 – Scegli progetti che non sono per te
Che cosa intendo dire? Che forse, la tua esitazione ad iniziare, dipende dal fatto che non sei poi così interessata al tuo progetto.
Ma come è possibile, dirai tu?
Succede, molto più spesso di quanto immagini. Sai perché?
Perché ci facciamo influenzare da quello che fanno gli altri e così ci convinciamo di volere le stesse cose, fino a quando non arriva l’ora di agire davvero.
Una volta arrivato il momento di “sporcarsi le mani”, l’idea comincia a non sembrarci più poi così allettante.
Oppure, ci sembra ancora interessante, ma non abbiamo voglia di fare tutto quello che serve per realizzarla.
Ad esempio, vedi un’amica che ha creato un blog di cucina e sembra essere molto soddisfatta, si diverte e sta anche avendo un discreto successo.
Così, ispirata dalla sua intraprendenza, decidi di lanciare anche tu il tuo blog (non necessariamente di cucina, magari tu scegli di parlare di viaggi), ma una volta resati conto di tutto ciò che c’è da fare, l’impegno, l’esporsi alle critiche (vedi punto3), ti sembra tutto troppo e ti tiri indietro.
La soluzione è cecare di non farsi influenzare da quello che fanno gli altri e concentrarti su te stessa.
Impara a conoscerti veramente: chi sei quando sei da sola?
Che cosa ti appassiona davvero?
Per che cosa sei davvero disposta ad impegnarti e a sacrificare il tuo tempo libero?
Quando ti conosci bene, sai che cosa ti rende felice, che cosa sei disposta a fare e che cosa, invece, non è per te.
E quando scegli di impegnarti in qualcosa che ti appassiona e che desideri con tutta te stessa, trovi il coraggio di iniziare, non importa quanto difficile sia.
Allora, dimmi, quale di questi motivi ti impedisce maggiormente di iniziare ad agire?
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